Chi è e cosa fa il Videomaker: percorso di studi, formazione e opportunità di lavoro. Tutto quello che c’è da sapere su questa figura professionale e i guadagni che oggi si prospettano a chi ci sa fare con il video montaggio.
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Video montaggio, analisi e approfondimento della figura del Videomaker: Chi è, cosa fa e qual è il percorso di studi che bisogna intraprendere per affermarsi come professionista del settore? Tutto quello che c’è da sapere su questa figura professionale, su come si è evoluta nel tempo e sulle opportunità di lavoro e guadagno che oggi si prospettano a chi ci sa fare con il video montaggio. Serve davvero solo la passione? Vediamo meglio cosa fare e come comportarsi per iniziare a muovere i primi passi in questo mondo, dove la competizione è alta ma le occasioni per emergere tante.
Indice
- 1 Chi è e cosa fa il Videomaker
- 2 Diventare Videomaker: formazione e quanto guadagna
- 3 Lavorare come Videomaker: opportunità
Chi è e cosa fa il Videomaker

Il termine Videomaker, se tradotto letteralmente, vuol dire “colui che fa i video”. Questa parola, oggi, ha preso definitivamente il posto di quello che un tempo veniva chiamato “filmmaker” (ovvero “colui che fa i film). Per capire meglio quali sono i motivi che hanno generato questa sorta di scavalcamento, ovviamente, non possiamo non tirare in causa l’evoluzione digitale e l’avvento delle nuove tecnologie. Adesso l’intrattenimento passa anche, e soprattutto, dal web. I social network sono diventati i principali mezzi di comunicazione e le aziende, a partire da questa consapevolezza, stanno spostando sempre di più online la propria pubblicità. Da qui, dunque, l’esigenza di catturare l’attenzione degli utenti che navigano su internet con immagini, video brevi e spot ad hoc pensati per diventare virali in rete.
Tutto questo, come si può ben capire, ha dato origine a nuove esigenze e ha aperto la strada a nuove figure professionali. Tra questi professionisti digitali del nuovo millennio ci sono anche loro: i Videomaker. Il loro compito è quello di occuparsi del montaggio (e spesso anche della sceneggiatura) delle riprese, fatte sul campo e destinate ad essere messe insieme per formare un unico prodotto. I progetti dei videomaker, però, non sono solo indirizzati al web. Questo generi di lavori, in linea di massima, sono pensati e realizzati per essere diffusi anche in TV e al cinema e possono essere proiettati ovunque (come ad esempio una manifestazione pubblica o un festival) e per qualsiasi motivo (per fini pubblicitari, artistici, promozionali etc.). Ovunque ci sia uno schermo pronto a proiettare un video lì, allora, ci sarà un potenziale lavoro per un Videomaker. Quello che dovrà fare il professionista coinvolto, quindi, sarà attenersi alle indicazioni del cliente, consegnare il lavoro finale tenendo conto di quanto ha promesso in fase di trattativa, e mettersi all’opera (prima sul campo e poi al pc) per realizzare con l’editing quello che gli è stato commissionato.
Diventare Videomaker: formazione e quanto guadagna
Il mondo creativo–digitale, come abbiamo visto, rappresenta oggi una grande opportunità di lavorativa se saputa sfruttare diligentemente. Per approcciarsi a questi settori e avere successo, però, non basta solo la passione e la voglia di fare. Certo è che avere un forte entusiasmo, fin da subito, può aiutare a fare strada. Se si vuole arrivare ad essere considerati dei professionisti e se si vogliono raggiungere certi livelli, non si può certo rimanere autodidatti per sempre. Iniziare a maneggiare fin da giovani con programmi di videomaking, occuparsi di piccoli lavori di montaggio ed esercitarsi con l’editing (anche a tempo perso e realizzando lavori personali e/o privati) va sicuramente bene ma, per ovvi motivi, non basta.
Esistono oggi tante scuole professionali e corsi di specializzazione pensati apposta per chi vuole lavorare come videomaker. Spesso questi sono divisi per livello, ovvero per principianti, di difficoltà intermedia e avanza (rivolti cioè a chi ha già una certa infarinatura e conosce bene la materia). Ad organizzare questi corsi non sono solo gli enti privati o convenzionati con le regioni ma, di recente, a questo mondo si sono aperte sempre di più anche gli Istituti Universitari. Diverse sono state difatti le Università che hanno ampliato la propria offerta introducendo nei loro piani di studio questo percorsi formativi pensati per formare questi giovani professionisti in questo settore.
Si tratta di lauree – triennali e/o magistrali – solitamente istituiti all’interno di specifiche facoltà come quelle facenti parte del Dipartimento di Scienze della Comunicazione o dell’Accademia di Belle Arti oppure ancore del DAMS. In ogni caso, soprattutto in questo campo, è bene ricordare quando importante sia affiancare sempre ad una buona preparazione teorica una costante esercitazione pratica. Intuito, velocità e una buona manualità con gli attrezzi del mestiere sono tutte qualità che il singolo può sviluppare solo mettendosi personalmente alla prova. Questo è un ragionamento che vale per tutto ma che, per un videomaker in particolare, non è solo importante ma diventa addirittura fondamentale.
Lavorare come Videomaker: opportunità
Il videomaker, oggi come oggi, ha due possibilità:
- lavorare come dipendente per un’azienda;
- collaborare con un’azienda.
Qual è la differenza? Nel primo caso, trattandosi di lavoro subordinato, al videomaker verrà proposto un contratto di assunzione (a tempo determinato o indeterminato, part – time o full – time, oppure uno stage, un apprendistato etc.). Nella seconda ipotesi, rifacendosi ai contratti di collaborazione che l’ordinamento prevede adesso, il videomaker potrà decidere di aprirsi a tempo debito una propria partita IVA e, di conseguenza, lavorare come libero professionista. Denunce reddituali, versamento dei contributi, comunicazioni al fisco e pagamento delle tasse (a seconda del reddito dichiarato e del regime fiscale a lui applicato) saranno tutte a carico del lavoratore autonomo.
Ma , fatte queste premesse, quali sono le opportunità lavorative che, al momento, si prospettano davanti a chi ambisce a diventare un professionista del settore? Ebbene, ad onor del vero, lavorare come Videomaker, nella maggior parte dei casi, vuol dire prestare il proprio servizio come freelance. Inizialmente, specie se non si hanno grandi esperienze alle spalle, è probabile che venga per esempio proposto di lavorare su commissione. Sarà il Videomaker, dunque, a proporsi ai potenziali clienti, per farsi conoscere e per prendere i primi contatti con chi nel settore opera da tempo. È molto importante, quindi, cercare di fare del proprio meglio fin dall’inizio, provando a distinguersi dalla massa e a garantire prodotti di qualità senza eccezione.
Un cliente soddisfatto è un cliente che torna e che, cosa più importante, parlerà bene del professionista con cui ha collaborato (e molto probabilmente lo presenterà anche ad altri potenziali clienti). Il passaparola è importante, così come l’autopromozione (mai uscire di casa senza un biglietto da visita!). Crearsi fin da subito un portfolio da esibire su richiesta o, meglio ancora, uno spazio online dove pubblicizzare il modo in cui lavorare è dunque importantissimo. Altrettanto importanti, poi, sono gli annunci personali. Pubblicarli sui principali motori specializzati nella ricerca di lavoro, di fatto, potrebbe veramente fare la differenza. Se qualcuno è in cerca di un videomaker è plausibile che proprio in questi siti andrà a cercarlo. In tutto questo, ovviamente, bisognerà continuare a rispondere alle candidature aperte di tutte le aziende e le agenzie che sono in cerca di esperti nel videomaking.
Se si ha interesse per una determinata realtà, in fine, non bisogna mai dimenticare di controllate – con regolarità e costanza – le posizioni aperte nel sito ufficiale della stessa (solitamente elencate tutte alla sezione “Lavora con noi” o “Collabora con noi” della pagina web). Se si ha un po’ di fortuna, e tutti i requisiti e i titoli richiesti dal datore di lavoro, si può sempre riuscire ad ottenere un contratto di assunzione.Come ampiamente spiegato sopra, ancora oggi, questo è un settore in forte espansione, ed è anche destinato a crescere. Per questo motivo, attualmente, il numero delle aziende e le web agency operanti in questo campo, in Italia e all’estero, sta continuando a crescere.
Queste realtà, che nelle stragrande maggioranza dei casi sono startup o comunque si contraddistinguono per l’ambiente giovane e aperto alle nuove sfide, preferiscono sempre di più affidarsi ad un proprio team interno, creando una squadra di professionisti a cui commissionare quotidianamente lavoro creativi (da realizzare per i clienti che a loro si rivolgono). Nei loro uffici si trovano copywriter, editor, fotografi, web writer e, ovviamente, anche videomaker, grafici, design e tutte quelle figure considerate fondamentali nei lavori di montaggio, editing e postproduzione. Per far funzionare tutto questo, pertanto, la figura del videomaker diventa indispensabile. Dove esistono queste realtà e nei luoghi dove queste operano allora c’è un’opportunità lavoro per chi fa o sogna di fare videomaking.
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FAQs
Cosa fanno i video maker? ›
Qual è il compito del videomaker
I produttori di video creano contenuti video, come cortometraggi, videoclip o brevi documentari, per raccontare e trasmettere informazioni, mentre gestiscono la produzione e la regia.
Videomaker (analogamente a filmmaker, da "film" e "make"="fare", colui che "fa" i film e videographer; in italiano traducibili con cineasta, videografo e videasta) è un neologismo entrato nell'uso comune della lingua italiana, a seguito della larga diffusione delle apparecchiature digitali di ripresa e montaggio.
Che scuola bisogna fare per diventare videomaker? ›studiare presso una facoltà di Scienze della Comunicazione o di DAMS (“Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo”), ricevendo delle basi sul mestiere, e successivamente specializzarsi attraverso corsi per videomaker; intraprendere una Scuola di Cinema e/o frequentarecorsi di Videomaking.
Dove può lavorare un videomaker? ›Se il web è il campo su cui ad oggi si lavora di più, i prodotti dei videomaker non si limitano a quest'ambito ma possono essere diffusi anche in televisione, al cinema, durante manifestazioni pubbliche, fiere o festival.
Chi è il video maker? ›Il videomaker, così come dice il suo nome, è “colui che fa i video”. Grazie all'evoluzione digitale, si sono moltiplicate le richieste di contenuti video, indirizzati, ad esempio, al campo della pubblicità o dell'intrattenimento.
Quanto viene pagato un videomaker? ›Quanto guadagna un Videomaker in Italia? Lo stipendio medio per videomaker in Italia è € 30 000 all'anno o € 15.38 all'ora. Le posizioni “entry level” percepiscono uno stipendio di € 30 000 all'anno, mentre i lavoratori con più esperienza guadagnano fino a € 195 000 all'anno.
Quanti tipi di video esistono? ›- MP4. MP4 (MPEG-4 Part 14) è il formato di file video più comune. ...
- MOV. MOV (QuickTime Movie) memorizza video, audio ed effetti di alta qualità, ma questi file tendono ad essere piuttosto grandi. ...
- WMV. ...
- AVI. ...
- AVCHD. ...
- FLV, F4V e SWF. ...
- MKV. ...
- WEBM o HTML5.
Tutt'oggi il video è impiegato per visualizzare le moderne interfacce grafiche (GUI) sui vari tipi di display. Il terzo impiego del video è stato nella ripresa di immagini in movimento per uso privato sia in ambito aziendale che amatoriale.
Come si costruisce un video? ›- Apri l'app Google Foto. ...
- In basso, tocca Raccolta. ...
- Nella sezione "Crea", tocca Filmato.
- Per scegliere le foto e i video da inserire nel filmato, tocca Nuovo filmato. ...
- Per utilizzare un tema, tocca il filmato a cui vuoi applicarlo e segui le istruzioni.
- Per guardare il filmato, tocca Riproduci.
Posizione lavorativa | Stipendio |
---|---|
Stipendi da Videomaker presso Casa & Video - 1 stipendi segnalati | 1.499 €/mese |
Stipendi da Videomaker presso Opinno - 1 stipendi segnalati | 1.261 €/mese |
Stipendi da Videomaker presso Merlin Entertainments - 1 stipendi segnalati | 1.150 €/mese |
Cosa vuol dire video making? ›
Detto in parole semplici il video making include la produzione di video tramite varie tecniche di ripresa e registrazioni sia di suoni che di immagini.
Quanto costa un corso di video editing? ›Prezzo | Corso | Durata |
---|---|---|
€ 1.290 | Master Online - "Content Creator" | 36 |
€ 1.032 | Master Online - "Content Creator" | 36 |
€ 499 | Corso di Video Marketing 24 h online | 24 |
€ 197 | Corso Videomaker da zero, corso base-pratico per realizzare video | 10 |
Lo stipendio medio come Video Editor è di 72.120 USD all'anno nella località selezionata (New York, Stati Uniti d'America). La rimunerazione aggiuntiva media in contanti per il ruolo di Video Editor, New York, Stati Uniti d'America, è di 3.000 USD, con un'oscillazione da 809 USD a 8.652 USD.
Quanto costa un videomaker al giorno? ›I costi possono partire da 1.000 / 2.000 € in su per un video di 3 minuti. Nei video aziendali vengono solitamente vengono usati spesso i Droni che possono far aggiungere un costo di 400 € per un giorno di riprese.
Come diventare un bravo videomaker? ›Sicuramente un primo passo è familiarizzare con le attrezzature e i programmi di montaggio e post-produzione, allenandosi con registrazioni per amici e parenti. Questo è sicuramente un ottimo modo per apprendere le basi, sperimentare e capire se quello di videomaker professionista è il lavoro giusto per te.
Come fare un video infinito? ›Dopo aver scaricato l'app, se hai un dispositivo Android, accedi alla sezione Video e premi sul filmato di tuo interesse, in modo da avviarne la riproduzione, fai tap sull'icona dei tre puntini e seleziona l'opzione Ripeti dal menu che si apre, per attivare la modalità loop.
Come si chiama un piccolo video? ›[breve filmato che accompagna e pubblicizza un brano di musica leggera e sim.] ≈ videoclip.
Cosa sono i video interattivi? ›I video interattivi sono dei video innovativi che elevano il fruitore da semplice spettatore a protagonista e parte integrante del racconto. Questi particolari video consegnano le redini della storia in mano all'utente, permettendogli di gestire ed influenzare, secondo i propri gusti, l'intera esperienza.
Quali programmi per montaggio video? ›- OpenShot.
- VSDC Video Editor.
- Avidemux.
- Lightworks.
- Shotcut.
- Blender.
- HitFilm Express.
- DaVinci Resolve 16.
- I migliori programmi di montaggio video del 2022.
- Adobe Premiere Pro CC.
- Adobe Premiere Elements.
- Apple FinalCut Pro 10.
- Wondershare Filmora X.
- Blackmagic DaVinci Resolve 17.
- Cyberlink PowerDirector 20 Ultra.
- Movavi Video Suite 2022.
Quanto deve durare un video per i 18 anni? ›
Già anni fa, forbes spiegava che la lunghezza dei video dovrebbe essere quella sufficiente per spiegarne il contenuto, però nel farlo, sarebbe meglio rimanere in una lunghezza tra i 60-90 secondi, e più raramente andare verso i 3 minuti.
Quanto costa un video di 30 secondi? ›A partire da € 550,00 + Iva
il prezzo si intende per 30 secondi. Durata minima fatturabile. Prezzi dedicati per video oltre 30 secondi a preventivo.
...
TABELLA DELLE TARIFFE.
Durata | Prezzo |
---|---|
Tra 1 e 2 minuti | Da 500 € |
Tra 2 e 3 minuti | Da 1.000 € |
Tra 2 e 5 minuti | Da 1.600 € |
Costo reel influencer
In generale, i microinfluencer su Instagram possono chiedere da 35 a 300€ per reel, mentre i macroinfluencer possono chiedere da 180 a 450€ per reel. Tuttavia, il costo può essere negoziato in base alle esigenze specifiche del cliente.
Vi sarà certamente capitato di vedere i cosiddetti video velocizzati, ovvero più correttamente, dei video lapse-time (letteralmente intervallo-tempo).
Come fare un video di buona qualità? ›Tra i migliori programmi per il montaggio e la modifica dei video c'è Avidemux. È un software gratuito e open source disponibile per Windows, macOS e Linux che consente anche di applicare migliorie ai video tramite strumenti per regolare i colori, la luminosità, la nitidezza e molto altro.
Come si fa un video a rallentatore? ›Per registrare in slow motion, sia su smartphone Apple che Android, dobbiamo entrare nelle opzioni dell'app fotocamera e attivare l'apposita modalità di ripresa e poi girare il video normalmente.
A cosa serve il time-lapse? ›Il time-lapse è una tecnica di ripresa e montaggio video creativa che ti permette di manipolare la frequenza dei fotogrammi, cioè il numero di immagini (fotogrammi) che compaiono in un secondo di video. In genere, la frequenza dei fotogrammi è uguale alla velocità di riproduzione.
Quanto dura un video velocizzato? ›Un video della durata di un'ora visualizzato alla velocità 1.0x dura appunto un'ora, ma è sufficiente aumentare la velocità anche di poco, 1.1x o 1.2x, per risparmiare minuti preziosi, fino a 6 su un totale di un'ora.